[Slackit.org] Community

[Giacomo Rizzo]

Salve a tutti,

spero con questa mail, di non scatenare un flame di quelli da spegnere
con sabbia e terra, perchè non è assolutamente la mia intenzione.

Mi piacerebbe solo discutere con voi, del futuro di questa distro, alla
luce degli avvenimenti degli ultimi giorni, e delle discussioni e
considerazioni che ne sono seguite.
So che purtroppo sarà lunga, e capisco perfettamente coloro che la
abbandoneranno a metà. Voglio solo precisare che se l'ho scritta, c'è un
motivo, non è che sono logorroioco di mio :)

Cerco di riassumere un po quella che è la linea di pensiero che termina
con questa email.
Come tutti sappiamo, l'altro ieri, Patrick Volkerding ha reso noto,
tramite un txt sull'FTP del ramo -current della Slackware, che si trova
in una condizione di salute precaria, anche se per fortuna non
drammatica. Questo, oltre che farci stare in pensiero per "The Man", ci
mette improvvisamente di fronte ad alcune constatazioni (almeno 2, che
cioterò tra poco) che mentre finora potevano essere semplicemente
ignorate, oggi si ripresentano con un'urgenza forse addirittura
eccessiva.

La prima di queste considerazioni, riguarda lo sviluppo puro e semplice
della Slackware. Siamo tutti coscenti del fatto che la Slackware sia una
specie di "one man show". Questo ha logicamente alcuni benefici, ma a
mio parere, molti piu vincoli e pericoli, che non uno sviluppo ampliato.
Ora che Patrick non sta bene, che non è in grado di lavorare allo
sviluppo della (ormai imminente, pareva) 10.1, noi ci troviamo con lo
sviluppo improvvisamente inchiodato ad un punto fermo. Per fortuna Pat
non è in pericolo di vita, ma se lo fosse? Quello che credevamo fino a
ieri, un uomo-dio, eterno, in qualche modo, si è rivelato un essere
umano come tutti noi, al punto da aver bisogno di aiuto.
Cambiamenti, sotto questo punto di vista, devono necessariamente venire
dall'alto, da lui, perchè è giusto che sia cosi, ma mi piacerebbe
sentire il vostro parere a riguardo.

La seconda considerazione, invece, riguarda noi. Riguarda le community.
In questi due giorni di ansia e preoccupazione, in qualche modo, si è
sentita la necessità di avere informazioni. Ma dove cercarle? A chi
chiederle? Mi è cosi saltata agli occhi, una situazione comunitaria a
dir poco drammatica. Non esiste una mailing-list ufficiale (questo si
ricollega in parte alla prima considerazione), non esiste un forum
ufficiale (per lo meno non citato da distrowatch), esistono solo una
miriade di comunità frammentate e sparse sul territorio. Ora, la
Slackware non è "ubuntu linux", ma LA release piu vecchia tutt'ora
attiva. La comunità potenziale di utenti che presenta, è a dir poco
capace di far girare la testa. Eppure non riusciamo a trovarci tutti
insieme in nessun posto. Prendiamo solo l'Italia, come esempio: abbiamo
ALMENO due grandi realtà, Slackit.org e Slacky.it. Si potrebbe
aggiungere Slackwareitalia.org benchè sia un gruppo tutto sommato
giovane. Bene, se esistono 2 (o 3) differenti realtà, nel mondo
dell'OpenSource, significa che ce n'è bisogno. Ma da dove scaturisce
questo bisogno? Quali sono i vincoli che ci impediscono, non dico di
unificare, ma di condividere una rete di conoscenze ed informazioni. Di
collaborare in qualche modo, di trovare un luogo di riunione comune!

Sono perplesso, e chiedo lumi a chi sta in "community" da piu tempo di
me. Ringrazio tutti coloro che sono arrivati fin quaggiu', per la
pazienza dimostrata.

Giacomo Rizzo
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# Nome: Giacomo Rizzo [ aka: alt-os ] - http://www.free-os.it
# OS: Gnu (Slackware 10.0/Linux 2.6.7)
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